Nell'anniversario dello sbarco in Normandia, avvenuto il 6 Giugno 1944, mi piace farvi leggere quanto scrissi 10 anni fa, in occasione della visita in Italia dell'allora Presidente U.S.A., George Bush.
E' inutile rimarcare che da allora i miei sentimenti non sono cambiati...
Lodovisca



 

Sono nata a settembre del 1945. Sono nata in una città del Sud, Taranto, da due genitori giovanissimi, che avevano 21 anni.
Non ho vissuto, per mia fortuna, le brutture della guerra ed anche i racconti dei miei genitori, in merito, non sono mai stati traumatizzanti per me.
Ho vissuto una fanciullezza ed una giovinezza tranquilla, serena, e perchè no... felice.
Le mie materie preferite a scuola erano la matematica, l'italiano e la geografia.
Un po' meno la storia, ma non per la storia in quanto tale, forse solo perchè non ho mai incontrato un professore che me l'abbia fatta amare.
La studiavo sì, ma la trovavo noiosa.
Era più un mandare a memoria date, nomi, avvenimenti del passato che secondo la mia testa di allora nulla avevano a che vedere con la mia vita.
Perchè vi dico questo?
Per farvi capire che l'amore per l'America è come dire innato in me.
Non sono stata contagiata da racconti, aneddoti o studi.
E' ovvio che i miei genitori senza volerlo mi hanno portato a questo, ma non era una cosa voluta...erano solo piccoli accenni legati alla loro gioventù.
Sentire mamma che raccontava degli Americani festanti che entravano in Taranto offrendo cioccolata e gomma americana ai bambini, sentire babbo di come anche lui si era sentito felicissimo nel vedere questi ragazzoni che ai ragazzi come lui offrivano le sigarette... è ovvio che in me suscitavano immagini di allegria, di serenità e di pace.
Ma non sapevo nulla di storia, di alleanze, di fascismo, di nazismo, di partigiani, di comunismo... per questo dico che ho vissuto una giovinezza felice e serena nella mia beata ignoranza.
Sapevo pochissimo della 1^ Guerra Mondiale, praticamente nulla della 2^, in quanto a scuola non si arrivava mai a studiarla per mancanza di tempo.
I professori ci raccomandavano di farlo durante le vacanze estive... seeeeeeeeee... chi l'ha mai fatto... io no di certo!!!!!
Eppure sono cresciuta nel mito dell'America.
Un mito creato da me stessa. Ho sempre visto in essa una specie di "mamma" pronta ad aiutarmi, a proteggermi...
Saranno stati i film, la televisione, i giornali... non lo so...
Si può dire che solo da adulta, da molto adulta, ho compreso fino in fondo il perchè di questo mio amore.
Le parole che ho sentito rivolgere ieri dal nostro Presidente del Consiglio a Bush... beh... potete non credermi... ma quel discorso sembrava scritto da me, visto che sono le stesse parole che da anni dico a tutti coloro che cercano di parlarmi male dell'America.
Parole di riconoscenza, di gratitudine, di amore verso un popolo che ha mandato i suoi figli a morire in una terra lontana per permettere anche a me, che non ero ancora nata, di essere oggi

LIBERA
di dire quello che penso

LIBERA
di fare quello che voglio

LIBERA
di andare dove voglio

LIBERA
di essere quello che sono

LIBERA
di poter gridare al mondo intero

IO SONO UNA DONNA LIBERA
NATA IN UN PAESE LIBERO
CHE MI HA PERMESSO DI STUDIARE
DI LAVORARE
DI FORMARMI UNA FAMIGLIA
DI CRESCERE MIO FIGLIO NELLA MASSIMA LIBERTA'

e si può non essere eternamente riconoscenti e grati..

...a te John... a te Sam... a te Tom...?

Grazie ragazzi che riposate il sonno eterno sotto i nostri cieli...
grazie per aver donato la vostra vita per la nostra libertà.
Siamo in tanti che la pensiamo così... non dubitatelo mai...
siamo in tanti...molti di più di quanto non vi si voglia far credere...

Grazie America
ti ringrazio dal più profondo del mio cuore

Lodovisca

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